di Irene Ramponi
Vi presentiamo un best of di quelle che sono state le notizie più lette della settimana:
partendo da Varese città, si è molto parlato delle risse tra ultras del Varese Calcio e del Catania; sono stati denunciati per atti violenti 19 tifosi in tutto, da entrambe le parti. Tutto questo durante la partita amichevole di martedì 6 agosto.
Rimanendo sulla cronaca nera, sono in aumento gli episodi di pirati della strada che investono passanti, automobilisti in sosta o ciclisti; nel giro di due settimane, due persone travolte dalla furia di un'auto in corsa; l'ultimo episodio ha riguardato un giovane di 24 anni, Nicola Brusa, travolto nel proprio veicolo un'auto in fuga da un posto di blocco proprio a Varese città; altri episodi sono accaduti nel circondario.
Bizzarra ma molto positiva è la comunicazione ricevuta dalla pasticceria Zamberletti, corso Matteotti, che informa che nel mese di agosto sarà possibile acquistare del buon panettone, tipico dolce natalizio; l'acquisto fuori stagione può permettere a chi vuole fare scorta di risparmiare, ma anche la possibilità per i turisti stranieri di procacciarsi un souvenir culinario decisamente di prestigio.
Relativamente a Busto Arsizio e Valle Olona, sconvolgente quanto avvenuto a causa di un noto social network, Facebook: il fatto ha coinvolto un tunisino di 21 anni ed una coppia di fidanzati, già con piccoli precedenti penali. Il tunisino aveva conosciuto via internet la ragazza e le aveva scritto dei commenti abbastanza coloriti; lei, anziché denunciarlo, aveva raccontato tutto al fidanzato, il quale ha deciso di vendicarsi personalmente del tunisino, insieme al fratello, andando a casa sua per dargli una paga. Ne è derivata una vera e propria rissa, in cui è rimasta coinvolta anche la famiglia del molestatore telematico. Tutti denunciati con l'accusa di rissa aggravata, se la sono cavata con ferite e contusioni, medicate al pronto soccorso.
Ed è nel Saronnese il caso più drammatico, ovvero quello della proprietaria della gioielleria Il dono di Tiffany, brutalmente massacrata con colpi mortali alla testa da un uomo, ancora ignoto, ed incensurato, che voleva probabilmente rapinare la gioielleria. Un commerciante di un negozio vicino, atterrito dai rumori, sarebbe andato a controllare in gioielleria ed avrebbe scambiato qualche parola con l'aggressore, senza però rendersi conto di quello che era accaduto. Le indagini sono ancora in corso e l'identikit non è ancora stato reso noto.
Venerdì 9 agosto 2013
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