Redazione Online
Il 19 luglio si è laureato il millesimo studente della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC – Università Cattaneo
Ingegneri gestionali, quando il lavoro ti cerca mentre stai ancora studiando
Un tasso di occupazione, ad un anno dalla laurea, che supera il 90%; un mese e mezzo il tempo che separa il primo lavoro dalla discussione della tesi; una prima busta paga di 1.400 euro al mese; offerte di lavoro che spesso arrivano quando si è ancora sui libri; buone possibilità di carriera: le statistiche che premiano una scelta di studio
Le statistiche (dati Almalaurea) dicono che, ad un anno dalla laurea magistrale, avrà sicuramente un lavoro. Di più: che lo troverà entro un mese e mezzo. Che guadagnerà un primo stipendio di 1.400 euro netti al mese. E che avrà, presumibilmente, un’occupazione o nell’industria manifatturiera o nella consulenza alle imprese.
Con buone possibilità di carriera nei ruoli di responsabile del reparto tecnico-commerciale, responsabile del marketing, responsabile produzione e logistica, responsabile della qualità, responsabile degli acquisti, responsabile dei sistemi informativi. È questo il futuro, per molti neo-dottori invidiabile, che aspetta Edoardo Gatti, il millesimo laureato, tra titoli di primo livello e magistrali, della Scuola (così vengono ora chiamate le facoltà, ndr) di Ingegneria Industriale della LIUC – Università Cattaneo.
Edoardo Gatti, classe 1991, ha discusso la tesi, ottenendo una laurea di primo livello. Come l’82,8% dei propri compagni che lo hanno preceduto nel conseguimento di questo risultato, proseguirà lo studio con i due anni di laurea magistrale. Ed è al termine di questo secondo round di full immersion sui libri, e nelle aule universitarie della LIUC, che gli si spalancheranno le porte del mondo del lavoro.
Il tasso di occupazione degli studenti della LIUC – Università Cattaneo che escono dai cinque anni di Ingegneria Gestionale, infatti, è pari, ad un anno dalla tesi, al 90,2%. Come è possibile di fronte alla crisi economica ed occupazionale che sta attraversando il Paese? «Il successo del nostro corso di laurea - spiega il professor Carlo Noè, direttore della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC – Università Cattaneo - sta nell’apprezzamento del mercato del lavoro per il tipo di ingegnere che riusciamo a formare. Fondamentali sono le sue competenze, ma anche il percorso che garantiamo ai ragazzi. Alla laurea triennale, infatti, per gli studenti di Ingegneria è previsto uno stage curriculare e alla magistrale circa il 60% dei nostri studenti sceglie di ripetere questa esperienza. Inoltre, tutti coloro che lo desiderano riescono a frequentare un programma di studio all’estero».
Ma cosa fa un ingegnere gestionale? «È un ingegnere – continua il professor Carlo Noè – che, fin dall’inizio, viene preparato non per progettare, come avviene per le classiche Scuole di Ingegneria, ma per far funzionare un sistema di produzione. Nella sua carriera può ricoprire diverse funzioni: nella gestione della produzione, nell’approvvigionamento, nel controllo qualità, nella sicurezza degli ambienti di lavoro. La maggior parte lavora dunque su mansioni legate alla produzione, ma la ricerca di questa figura e delle sue competenze si sta sempre più allargando al mondo dei servizi, nella consulenza aziendale e anche al sistema bancario».
Il percorso di studi del corso di laurea in Ingegneria della LIUC – Università Cattaneo parte con un triennio, quello che ha appena concluso Edoardo Gatti. Per la gran parte gli insegnamenti sono identici per tutti, tranne pochi crediti formativi assegnati in un semestre di specializzazione diviso in due:
da una parte, quella Industriale (legato al mondo produttivo);
dall’altra, quella in Business Services (concentrata sui sistemi informatici al servizio del business).
Nella maggior parte dei casi (82,8%), chi ottiene la laurea di primo livello, continua lo studio nel biennio di laurea magistrale. Di questi il 92,5% (come conferma la stessa scelta di Edoardo) lo fa proseguendo il suo percorso proprio all’interno della LIUC – Università Cattaneo. Cinque i percorsi a cui i ragazzi si posso iscrivere:
Chimica industriale;
Energy management;
Lean manufacturing;
Business consulting;
Finanza d’impresa e mercati finanziari;
International business management;
Environment and safety management
Specializzazioni che pagano in termini di spendibilità sul mercato del lavoro.
Ottenuta la laurea, il tempo di attesa per trovare un’occupazione è veramente limitato: 1,6 mesi, la media degli ingegneri gestionali della LIUC, contro una media italiana per i laureati dello stesso tipo di 3 mesi, che sale a 4,1 mesi facendo una media di tutte le lauree, quelle umanistiche comprese. Poco più di un mese e mezzo, dunque. Giusto il tempo, non tanto di trovare un’occasione, ma di scegliere tra quelle già arrivate mentre ancora si è sui libri.
Il racconto del professore Carlo Noè ha dell’incredibile nell’attuale scenario occupazionale: «In realtà – spiega il direttore – il tempo che separa i laureati dal lavoro non deve ingannare. I giorni potrebbero anche essere pari a zero. Il mese e mezzo che registriamo mediamente è legato, nella gran parte dei casi, alla necessità dei ragazzi di capire bene la loro strada, di scegliere, più che di essere
scelti». Tutto un altro mondo. Anche in termini di prospettive sul fronte della busta paga. Mediamente un ingegnere gestionale LIUC guadagna, nel suo primo
anno di lavoro, 1.399 euro netti al mese, contro un dato medio per i laureati dello stesso tipo usciti da altri atenei italiani di 1.298 euro.
Nota. La fonte di tutti i dati contenuti nel comunicato è Almalaurea.
Sabato 20 luglio 2013
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