di Irene Ramponi
Varese | È un evento eccezionale quello che si svolgerà a Varese, dato che il piccolo capoluogo lombardo farà da culla all'intero ciclo di dipinti e disegni dell'artista e scrittore Giovanni Testori (1923-1993), da sempre appassionato di pugilato, sport visto dal genio testoriano come strumento di rimonta sociale e come mezzo per l'affermazione del sè e per la ricostruzione della propria autostima.
Le tele assumono una valenza plastica notevole, tramutandosi quasi in rilievi, grazie ad un uso del colore puro, ricco di campiture marcate e possenti; questo patrimonio appartiene al periodo creativo degli anni Settanta, in cui Testori sembra soffermarsi, come un moderno Michelangelo, sullo studio dell'anatomia dei corpi dei pugilatori, che sono ritratti nelle pose più disparate, sia durante la fase di riposo sia durante quella del combattimento. Le opere non solo si sono ispirate ad un'umanità semplice, di periferia, ma hanno anche dato l'ispirazione per la sceneggiatura del film di Luchino Visconti, Rocco e i suoi fratelli, a dimostrare quanto, fin dai tempi, avessero colpito l'immaginario collettivo.
Il curatore, Davide Dall'Ombra si occuperà delle visite guidate, la prima delle quali si terrà il 9 luglio alle ore 21, un'ottima occasione per entrare in contatto in modo pregnante con uno dei periodi più creativi dell'attività di Testori.
Martedì 9 luglio 2013
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