Redazione Online
Nell’ambito delle azioni anticicliche predisposte in questo periodo di recessione economica, l’amministrazione comunale promuove una serie di incontri di approfondimento dal titolo I venerdì dell’innovazione – Idee e politiche contro la crisi.
Dopo gli appuntamenti dedicati alla moneta complementare e alla realtà imprenditoriale di NGI SpA, venerdì 26 luglio dalle ore 10,30 è in programma un nuovo incontro per conoscere da vicino le prospettive di sviluppo di una realtà sanitaria d’eccellenza, la Radiologia interventistica oncologica, che da Busto fa scuola nel mondo.
Un nuovo progetto innovativo e sperimentale permetterebbe non solo di salvaguardare un’eccellenza, ma anche di attrarre risorse pubbliche e private, creando opportunità di crescita per i giovani medici, per la Città e per il territorio, trasformando la sfiducia in fiducia, il pessimismo in ottimismo. Insomma uno spunto di riflessione per ricominciare a credere nel rilancio e nella crescita.
Salvaguardare le eccellenze. Disegnare il futuro. - Radiologia Interventistica Oncologica: ulteriore opportunità per Busto e la Lombardia è il titolo dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio, che sarà rappresentata dal direttore generale, Armando Gozzini, dal primario dell’Unità Operativa di Oncologia, Marco Bregni, dal responsabile Struttura Complessa Pianificazione e Progetti interaziendali Marco Masini e dal primario dell’Unità Operativa di Radiologia Interventistica Oncologica, Luigi Solbiati.
Il progetto che verrà presentato ha lo scopo avviare un modello gestionale di collaborazione tra pubblico e privato, che possa assicurare all’Azienda Ospedaliera una completa valorizzazione delle competenze professionali nel campo della Radiologia interventistica oncologica e che permetta all’équipe guidata dal dottor Solbiati di esprimere la massima potenzialità nella diagnosi e terapia delle patologie neoplastiche con metodiche innovative e mini-invasive.
La partnership avrà il compito di garantire le risorse per sostenere il deciso investimento in alta tecnologia e l’adeguamento dell’organico del personale sanitario funzionale alla sua realizzazione.
Alcune note sulla Radiologia interventistica oncologica
Uno dei più importanti progressi della Medicina negli ultimi 30 anni è stato lo sviluppo di tecniche operative mini-invasive (quali quelle in laparoscopia, artroscopia, ecc..), in grado di sostituire sempre più spesso la tradizionale chirurgia a cielo aperto. Fra queste, le meno invasive sono le Terapie Ablative Percutanee, consistenti nel distruggere localmente, senza asportarle, neoplasie di vari distretti corporei mediante l’introduzione al loro interno, sotto la guida delle metodiche di immagine (ecografia, tomografia computerizzata e risonanza magnetica) di dispositivi (aghi, elettrodi, antenne, ecc..) in grado di rilasciare nei tumori sostanze chimiche o energia termica.
Un ulteriore sviluppo è rappresentato dalla recente introduzione di apparecchiature in grado di guidare in modo estremamente preciso, attraverso le metodiche di immagine, fasci di energia molto collimati su bersagli neoplastici profondi, senza ledere cute e tessuti interposti. Tutte queste terapie sono state raggruppate sotto la denominazione di Interventional Oncology (o Interventistica Oncologica) a partire dalla 1° Conferenza Mondiale (WCIO, World Conference of Interventional Oncology) tenutasi a Cernobbio nel giugno 2006 e organizzata dal dottor Luigi Solbiati. A fine maggio 2013, nella stessa sede, si è tenuto il Congresso Mondiale Interventional Oncology Sans Frontières con la partecipazione di oltre 500 esperti provenienti da 28 nazioni, in cui sono state presentate tutte le più recenti ed innovative applicazioni dell’Interventistica Oncologica.
Mercoledì 24 luglio 2013
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