Gallarate | Sfruttamento lavorativo e caporalato camuffati da cooperative
Tra le vittime numerose persone economicamente deboli e precari
di Irene Ramponi
Camuffate da società cooperative, si servivano a scopi di lucro di persone in difficoltà, che venivano reclutate come facchini e camerieri pagati in nero e sfruttati selvaggiamente per eventi di alto calibro e di un sistema societario cooperativo che evadeva le tasse, si parla di quasi 70 milioni di euro.
Il bersaglio era costituito da persone dalla situazione economica complicata, a cui non si versavano i contributi, che venivano contattate in base alle necessità e mandate a lavorare ad eventi e manifestazioni importanti, oppure in rinomati ristoranti della Lombardia.
Le società cooperative erano intestate a dei prestanome, ma in realtà amministrate da figure importanti nel settore nel catering e della ristorazione ed erano strettamente collegate fra loro; le figure che si occupavano della gestione del giro losco erano dislocate geograficamente in vari punti con un ambito di competenza preciso; venivano di volta in volta contattate per il reclutamento di persone economicamente instabili, assunte irregolarmente,a cui veniva trattenuto parte del compenso illegalmente. Inoltre le cooperative non provvedevano alla corretta dichiarazione dei redditi e al versamento delle ritenute e contributi.
La Guardia di Finanza di Gallarate, con l'operazione Wild Catering, ha smascherato questa attività illecita, individuando tutti i responsabili, 14 in tutto, di cui 3 gallaratesi, ed arrestandoli con l'accusa di frode, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro; l'ipotesi di riciclaggio di denaro è ancora da provare.
Venerdì 12 luglio 2013